Roma Tre, Fabiani studia per diventare re

Maggio 17, 2007

L’università degli orroriPuò un principe dell’ateneo diventare re? Forse. Sicuramente ci sta provando Guido Fabiani, rettore di Roma Tre. Mentre secondo una ricerca svolta da Studenti-Magazine, per il 92 per cento degli intervistati, i professori universitari sono troppo vecchi, il rettore di Roma Tre sta provando a modificare lo statuto dell’ateneo romano per continuare a governare. Fabiani, professore noto per la sua vicinanza ai Ds, ha governato per tre mandati il secondo (per importanza) ateneo della Capitale ottenendo ampia visibilità. Ma non è stato premiato dalla politica e non ha ottenuto, come tanti altri suoi colleghi, posti di sottogoverno. E allora prova a mettere radici e a consolidare il suo potere accademico: vuole rifare, a dispetto delle attuali norme, il rettore per la quarta volta. Il Senato accademico da pochi giorni ha approvato con 26 voti favorevoli e 20 contrari la costituzione di una commissione che dovrà redigere il nuovo statuto e cambiare la norma sull’eleggibilità. Abolendo così ogni limite di mandato sia per lui, che per qualsiasi altra carica. Unica arma che sono riusciti ad ottenere i deboli oppositori è stata quella che la modifica dello statuto dovrà avere una maggioranza qualificata. E allora il principe Fabiani riuscirà a far diventare il suo regno a vita? «Speriamo di no – spiega un ricercatore che, visto il clima nell’ateneo, prega L’Indipendente di restare anonimo – perché le nostre università sono già sufficientemente piene di vecchi baroni. Con età medie che fanno ridere i colleghi di tutto il mondo e rabbrividire i demografi». Fabiani la spunterà alla fine? «È difficile prevederlo – prosegue il ricercatore – il mercato degli acquisti è aperto e certamente chi ha il potere in mano è più potente di chi si oppone. Oltretutto a noi giovani, nell’università e non solo, nessuno ci tutela. Soprattutto se non siamo figli di baroni o di qualcuno importante».

di Vasco Pirri Ardizzone