Milano da buttare

tubo_lil.jpgTorna il dibattito su quale città, tra Milano e Torino, corra più veloce sulla strada della civiltà e dell’innovazione. In questi giorni a Milano ci sono state due passerelle. Quella della moda, con polemiche su l’anoressia e certe croniste che inneggiano al garbo delle p.r. women, tutte cellulare le eroine del superfluo. Seconda passerella. In Viale Abruzzi(non periferica) monta la protesta degli abitanti contro i viados, leziosamente chiamati “cerbiatti”. Fino all’alba grida, sesso sulle auto, defecazioni e vetri rotti sui marciapiedi, coltellamenti, smercio di droga. La polizia è intervenuta con posti di blocco. Niente da fare. Un partigiano della supremazia meneghina parla di “Rinascimento”. Prima di ricorrere a paroloni, si tolga – please – la giacchetta dello stilista più in voga e cammini in strada, non solo sulla moquette.

[p.m.f.]

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