Il Cantagiro universitario

L’università degli orroriLa situazione finanziaria dell’università italiana è drammatica: la Crui (Conferenza dei rettori) denuncia una riduzione delle risorse di 1 miliardo. Negli atenei – dove si razionano le fotocopie – pagare le bollette di luce e telefono è uno sforzo eroico, i fondi nazionali sono appena sufficienti per gli stipendi di soltanto 500 nuovi ricercatori a petto dei più di ventimila cui è stato promesso l’imminente ingresso nel mondo accademico. È con questi chiari di luna che la Crui, insieme a trentadue atenei italiani, ha deciso di patrocinare University Music Festival: il cantagiro negli atenei del Belpaese. Forse pensando che all’università italiana qualche giro di chitarra e un po’ di rock and roll servirà a tirarsi su il morale. La gente allegra Iddio l’aiuta, recita del resto l’antico proverbio, e University Music Festival da questo punto di vista promette bene: «Questa», recita il bando di concorso del festival «è l’unica iniziativa che trasformerà le cattedre in palchi e le aule in arene per le performance dal vivo dei musicisti emergenti di tutto il mondo universitario ». Un’occasione da non perdere insomma. Anche perché al cantagiro, oltre agli studenti, potrà partecipare anche il corpo docente: «I ricercatori e gli assistenti di qualsiasi facoltà che desiderano esibirsi dal vivo possono confrontarsi e avere un’opportuntà unica: quella di far parte del mondo della musica e dello spettacolo». Che detta così, e vista la condizione di ricercatori e assistenti nelle università italiane, più che un’opportunità sembra l’ultima spiaggia. University Music Festival è una festa mobile: le tappe dei concerti, tenuti dalle band universitarie – folk, rock, pop e addirittura metal – saranno, dopo Trieste – dove l’altro ieri è partito il cantagiro – gli atenei di Urbino, Chieti, Catanzaro, Messina, Napoli e Roma. In ogni tappa verrà decretato un vincitore , sette campioni in tutto che dopo l’estate parteciperanno ad un reality-show su Sky Match Music, che è tra i produttori dell’iniziativa. E che da novembre filmerà la vita di queste nuove aspiranti star del mondo della musica, seguendo la loro vita nelle aule degli atenei del Belpaese. Insomma ci si diverte sul Titanic.

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